Pubblicato il Lascia un commento

Un vecchio quaderno di ricette può contenere tesori!

Un vecchio quaderno di ricette può contenere tesori
Un vecchio quaderno di ricette può contenere tesori!
A casa nostra, in questo periodo, i mandarini non mancano mai. I nostri due alberi ne fanno una quantità industriale e non sarebbe possibile smaltirli se non preparassimo almeno un paio di ricette che, negli anni, abbiamo sperimentato. Oggi vi proponiamo il sorbetto al mandarino come lo facciamo noi, per realizzarlo occorrono una gelatiera e tanta buona volontà. Ecco gli ingredienti principali:
  • 700 grammi di succo di mandarino
  • La scorza grattugiata di due mandarini
  • un albume montato a neve
  • 300 grammi di zucchero
 
Sorbetto in fase di preparazione
Sorbetto in fase di preparazione.
Versate 300 grammi di zucchero in una terrina, aggiungete la scorza grattugiata di due mandarini e mescolate bene permettendo agli ingredienti di amalgamarsi. Rompete un uovo, separate l’albume dal tuorlo e montate l’albume a neve. Incorporate l’albume al composto di zucchero e scorza grattugiata e mescolate fino ad amalgamare bene il tutto. Con uno spremiagrumi ricavate il succo dai mandarini, filtratelo con un colino e aggiungetelo al composto sempre mescolando. Versate il sorbetto in una casseruola e riscaldate a fuoco basso per pochi minuti.
Sorbetto al mandarino
Sorbetto al mandarino.
Lasciate raffreddare, versate nella gelatiera e fate girare fin quando il sorbetto non sarà pronto. Il risultato vi sorprenderà!
Pubblicato il Lascia un commento

C’è chi la vuole cotta e c’è chi la vuole cruda. La mela è sempre una protagonista della nostra tavola!

Le mele cotteSi può passare dalla cassata della settimana scorsa alle mele cotte? Se avete lo stomaco pesante ma non volete rinunciare al dolce, certamente. Le mele cotte possono essere un fine pasto gustoso e facile da eseguire e la mia è una ricetta di battaglia che nasce dall’esigenza di avere un dessert leggero e digeribile.
Quello che avevo in casa.
Quello che avevo in casa.
Certo, esistono mille altri modi per preparare le mele cotte ma voglio suggerirvi anche il mio:
  • Tre mele (le Golden sarebbero state più indicate ma ho preferito usare le mele che avevo in casa);
  • tre bicchieri d’acqua;
  • tre cucchiai di zucchero di canna.
  • In realtà per evitare l’ossidazione delle mele occorrerebbe intingerle nel succo di limone.
  • Una spruzzata di cannella e qualche chiodo di garofano servirebbero poi a insaporirle maggiormente. Ma ho voluto ridurre all’osso la preparazione delle mele e ho scoperto che sono buone anche così.
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fettine. Versate i tre bicchieri d’acqua in una pentola e aggiungete lo zucchero, mescolate il tutto e portate a ebollizione. Quando l’acqua bolle, gettate le mele nella pentola e mettete un coperchio. Vi consiglio però di non coprire interamente la pentola ma di lasciare uno spiraglio per evitare che lo sciroppo fuoriesca.
Le mele cotte
Le mele cotte
Fate cuocere per 40 minuti se le preferite ben cotte, come me.
Un tocco di zucchero di canna
Un tocco di zucchero di canna
A cottura ultimata potete mangiarle ancora calde o fredde, a piacer vostro. Non sembra niente di che ma il sapore della mela, resa morbida e avvolta da un piccolo tocco di zucchero, può aiutare a concludere un pasto degnamente.
Pubblicato il Lascia un commento

Panella? Un piatto da re, parola di Pippo Labrone!

Panelle ancora da friggere
Le formine per fare le panelle
Le formine per fare le panelle
Lo trovate sempre in via Scovazzo, intento a friggere e imbottire. Pippo Labrone lavora nella sua bottega fin dalle prime luci del mattino per realizzare, insieme a suo figlio Totò, l’impasto che poi servirà a ricavare tante panelle gustose e croccanti. Queste mezze lune di farina di ceci oggi fanno parte dello “street food” ma esistono da tempo immemore. A Palermo le panelle si fanno con le erbe aromatiche, usanza che non esiste a Caltanissetta
Pippo Labrone fa le panelle
Pippo Labrone fa le panelle
Nelle nostre zone la panella è infatti nuda e profumi e aromi le vengono dati dall’olio bollente. Una passione per il ciclismo alle spalle che lo ha portato a vincere diversi campionati regionali, Pippo ha oggi 75 anni e lavora da quando ne aveva dieci. Da bambino vendeva le panelle prodotte da suo padre Salvatore, pioniere dell’attività e custode di una ricetta che si tramanda di padre in figlio. Durante la seconda guerra mondiale, Salvatore era cuoco all’Istituto Testasecca, allora adibito ad ospedale militare. Di origini palermitane ma trapiantato a Caltanissetta, Salvatore avviò la sua attività a guerra finita. Oggi quell’attività esiste ancora, in un territorio dove la crisi economica ha tagliato le gambe a molti.
La frittura
La frittura
La mafalda è il classico pane da imbottire con le panelle
La mafalda è il classico pane da imbottire con le panelle
Il segreto di questo successo? «La qualità del prodotto» dice Pippo, categorico. E un lavoro indefesso che lo ha portato ad aprire un altro chiosco nella zona periferica della città. A noi non resta che augurargli di continuare a fare un buon lavoro!
Pubblicato il Lascia un commento

La Torta Paradiso

la-torta-paradiso
La torta Paradiso
Vera e propria specialità lombarda, la torta paradiso è una vera prelibatezza. A colazione, a fine pasto (intinta in un vino dolce) o per merenda, questa torta non vi lascerà delusi, ideale soprattutto nei periodi invernali per il grande apporto calorico che contiene. Per la ricetta abbiamo preso in considerazione il volume “Dolci da forno” della Scuola di cucina di Slow Food, edito per la prima volta dalla Giunti nel 2014. Abbiamo però apportato alcune modifiche a nostro gusto per quanto riguarda i tempi di cottura e qualche ingrediente.
il-campo-di-battaglia
Il campo di battaglia
Per realizzare la torta paradiso occorrono:
  • Grammi 200 di burro
  • Grammi 300 di zucchero semolato
  • Quattro uova
  • Un pizzico di sale
  • Grammi 250 di fecola di patate
  • Grammi 50 di farina tipo 00
  • Una bustina di lievito chimico per dolci
  • Mezzo limone
  • Due cucchiai di rum scuro
  • Zucchero a velo (facoltativo)
Tirate fuori il burro dal frigorifero mezz’ora prima di preparare la torta, in modo da farlo diventare morbido e più facile da lavorare. Montate quindi il burro con lo zucchero in modo da ottenere una crema spumosa e aggiungete prima i tuorli d’uovo e poi gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Amalgamate bene tutto, anche con la frusta elettrica se occorre, e incorporate al composto il succo di limone filtrato e i due cucchiai di rum.
Burro e zucchero
Burro e zucchero
Con l'aggiunta dei tuorli
Con l’aggiunta dei tuorli
Il composto
Il composto
A questo punto unite all’impasto farina, fecola e lievito, filtrandoli con un colino o un setaccio e mescolando di nuovo tutto in modo da amalgamare bene gli ingredienti. Visto che nella fase di cottura la torta cresce molto, utilizzate una tortiera a bordi alti, che abbia circa 25 centimetri di diametro, imburrata e infarinata se non è in silicone. Portate la temperatura del forno a 180° e fate cuocere per un’ora. A fine cottura, fate raffreddare il dolce e cospargetelo (se volete) di zucchero a velo prima di servirlo. la-torta-paradiso
Pubblicato il Lascia un commento

Crocchette di patate

Eccovi una delle prelibatezze più ghiotte della nostra cucina perché bollita, al forno o fritta, la patata resta un’indiscussa protagonista delle nostre tavole! Di seguito, gli ingredienti:
  • Un chilo di patate
  • Due tuorli d’uovo
  • Sale quanto basta
  • Grammi 90 di Grana padano
  • Due uova
  • Pangrattato quanto basta
  • Olio per friggere
Lavate le patate e mettetele a lessare con tutta la buccia in una pentola di acqua salata. Quando le patate saranno pronte, lasciatele raffreddare, pelatele e passatele in uno schiacciapatate.  Raccogliete la purea di patate in una ciotola e aggiungete il sale, il Grana padano e i due tuorli d’uovo.
le-patate-pelate
Le patate pelate
lo-strumento-adatto-anche-se-un-po-antico
Lo strumento adatto anche se un po’ antico
le-patate-ridotte-a-purea
Le patate ridotte a purea
il-composto-con-tutti-gli-ingredienti
Il composto con tutti gli ingredienti
Quando il composto sarà ben amalgamato dividetelo in piccole parti alle quali dare una forma cilindrica. Sbattete infine le due uova con una forchetta in un piatto e intingete ogni cilindro per poi passarlo nel pangrattato. Per la cottura è più comodo utilizzare una friggitrice. Se la crosta di pangrattato sarà omogenea, compatta e ben distribuita su ogni cilindro di patate, la frittura risulterà dorata e uniforme, altrimenti le crocchette potrebbero sfarinarsi e voi non ottenere un buon risultato.
Pubblicato il

Torta al limone senza lieviti

Questa torta al limone è molto semplice da realizzare e il fatto che non contenga lieviti la rende ancora più digeribile rispetto ad altri dolci.
ingredienti
Uova e limone, gli ingredienti principali per realizzare questo dolce.
Gli ingredienti da utilizzare sono i seguenti:
  • quattro uova
  • un limone non trattato dalla buccia compatta e in buone condizioni
  • grammi 300 di farina tipo 00
  • grammi 300 di zucchero
  • grammi 30 di burro
  • una noce di burro e un po’ di farina per ungere la teglia, nel caso non abbiate lo stampo in silicone.
Rompete le uova dividendo i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma. Mettete i tuorli in una terrina e aggiungete piano piano lo zucchero, sempre mescolando per ottenere un composto spumoso al quale unire gli albumi montati in precedenza. Setacciate la farina un po’ alla volta sopra il composto di uova e zucchero e mescolate il tutto cercando di evitare che si formino grumi, magari usando la frusta elettrica.
stampo
L’impasto nello stampo in silicone.
Lavate bene il limone e grattugiate la scorza unendola agli altri ingredienti, aggiungendo infine il burro fuso. Mescolate ancora tutto con la frusta elettrica e versate l’impasto in una tortiera unta o in uno stampo in silicone. Portate la temperatura del forno a 180° e fate cuocere per un’ora. A fine cottura capovolgete la torta su un piatto e fate raffreddare.
Pubblicato il Lascia un commento

Ciambella allo yogurt con olio d’oliva

Lo yogurt e' l'ingrediente fondamentale per fare questa ciambella.
Lo yogurt e’ l’ingrediente fondamentale per fare questa ciambella.
L’ingrediente principale da utilizzare per realizzare questa ciambella è lo yougurt bianco naturale, privo di zucchero. I contenitori dello yogurt possono fungere da misurini per dosare gli altri ingredienti, anche se questa ciambella non è una torta “sette vasetti” classica. Abbiamo infatti preferito non utilizzare fecola di patate e olio di semi ma una dose minima di olio d’oliva per rendere più morbido l’impasto. Per preparare questo dolce occorrono:
  • Due vasetti di yogurt bianco naturale (grammi 250 in tutto)
  • Tre vasetti di farina tipo 00
  • Due vasetti di zucchero bianco semolato
  • Una bustina di lievito per dolci
  • Il fondo di un vasetto di olio extravergine d’oliva
  • Tre uova
  • Burro e farina per lo stampo.
Il composto di uova e zucchero.
Il composto di uova e zucchero.
Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi. In una terrina, unite lo zucchero ai tuorli e mescolate il tutto fino ad ottenere una crema spumosa. A parte, montate gli albumi a neve, aggiungeteli al composto di tuorli e zucchero e mescolate per amalgamare bene. Aggiungete quindi i due vasetti di yogurt, continuando a mescolare usando, se è il caso, una frusta elettrica. A questo punto unite anche la farina, setacciandola con un colino, e il lievito, sempre setacciato.
L'impasto.
L’impasto.
L'impasto nello stampo.
L’impasto nello stampo.
Mescolate bene tutto e aggiungete il fondo di un vasetto di olio d’oliva (che l’olio non arrivi a metà vasetto, altrimenti ne risentirà il gusto della ciambella). Mescolate di nuovo tutto con la frusta elettrica e ungete di burro uno stampo, cospargendolo infine di farina. Versate l’impasto nello stampo e portate la temperatura del forno a 180°. Se volete una ciambella ben cotta, lasciatela cuocere per un’ora, altrimenti 45 minuti basteranno. Il metodo dello stuzzicadenti o della forchetta per verificare lo stato della cottura del dolce rimane sempre valido.
La ciambella appena sfornata.
La ciambella appena sfornata.
Si lascia raffreddare.
Si lascia raffreddare.
   
Fino a quando e' pronta per essere mangiata.
Fino a quando e’ pronta per essere mangiata.
Pubblicato il Lascia un commento

Gelato al Cioccolato

Gli ingredienti del gelato al cioccolato.
Gli ingredienti del gelato al cioccolato.
“Gelato al cioccolato, dolce e un po’ salato” dice il refrain del grande successo musicale cantato da Pupo. Con il suo colore scuro e quel sapore dolce non ben definito, il gelato al cioccolato può essere considerato un intramontabile leitmotiv della gelateria. Chi possiede una gelatiera può prepararlo a casa utilizzando gli ingredienti che più preferisce. Per la nostra versione leggera abbiamo utilizzato il cacao amaro e il risultato non vi deluderà:
  • Un litro di latte parzialmente scremato
  • Grammi 125 di cacao amaro
  • Grammi 600 di zucchero
  • Due albumi d’uovo.
Rompete le uova separando i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve. Mettete lo zucchero in una casseruola e aggiungete, setacciandoli con un colino, i 125 grammi di cacao amaro.  
L'amalgama di cacao e zucchero.
L’amalgama di cacao e zucchero.
L'aggiunta degli albumi a neve.
L’aggiunta degli albumi a neve.
Amalgamate bene il tutto e incorporate gli albumi a neve, continuando a mescolare. Versate infine il latte parzialmente scremato e mescolate in modo che non si formino grumi.
Il gelato al cioccolato.
Il gelato al cioccolato.
Mettete la casseruola sul fuoco basso per una decina di minuti, continuando a mescolare in modo che gli ingredienti si fondano bene ma senza arrivare ad ebollizione. Lasciate raffreddare il composto a temperatura ambiente e, quando si sarà raffreddato, riponetelo in frigorifero per qualche ora. Versate infine il composto nella gelatiera e se un giro non dovesse essere sufficiente a far mantecare il gelato, programmatene un altro.
Il gelato al cioccolato e' pronto.
Il gelato al cioccolato e’ pronto.
Pubblicato il Lascia un commento

La ricetta del tè freddo alla menta

ricetta, the freddo alla menta, il blog di marcella, torronificio m. geraci, caltanissettaricetta, the freddo alla menta, il blog di marcella, torronificio m. geraci, caltanissettaLe temperature estive non sono amiche di una cucina eccessivamente calorica, così anche il nostro blog offrirà soluzioni fresche per i pasti o i rendez–vous pomeridiani di questi mesi. Per realizzare il tè tè freddo alla menta occorrono veramente pochissime cose. Tuttavia un ramoscello di menta fresca è quello che farà la differenza nel rendere il vostro infuso dissetante e profumato. Di seguito, gli ingredienti:
  • Due litri d’acqua naturale.
  • Tre grandi cucchiai (come quello in foto) di zucchero integrale di canna. Se preferite una bevanda meno dolce, ne basteranno due.
  • Due bustine di english breakfast tea (usiamo il tè in bustina per velocizzare il procedimento).
  • Sei foglie di menta fresca.
Versate l’acqua in una pentola capiente e fatela bollire. Quando l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, spegnete il fuoco e mettete i due filtri di tè in infusione, aggiungendo i tre (o due, se volete la bevanda meno dolce) cucchiai di zucchero integrale di canna e le foglie di menta. Lasciate tutto in infusione almeno per due ore e fate raffreddare a temperatura ambiente. Quando il tè si sarà raffreddato, versatelo in una brocca o in una bottiglia di vetro da riporre in frigorifero. Il tè freddo alla menta è l’ideale per rinfrescarsi negli afosi pomeriggi mediterranei.
Pubblicato il Lascia un commento

Suggerimento per una cena estiva

insalata, estate, cena, ricetta, il blog di marcella, torronificio m. geraci, caltanissettaNon vi va di spendere molto al supermercato? Le alte temperature e il caldo torrido non stimolano l’appetito? insalata, estate, cena, ricetta, il blog di marcella, torronificio m. geraci, caltanissettaQuesta non è una ricetta vera e propria ma il suggerimento per la preparazione di una frugale cena estiva da realizzare con poche cose (le dosi sono per una persona):
  • un pomodoro rosso
  • una scatoletta da grammi 100 di tonno al naturale o all’olio d’oliva
  • una mozzarella di bufala da grammi 100
  • tre olive nere
  • sale quanto basta
  • (a piacere) un quarto di cipolla rossa a spicchi
  • (a piacere) due foglioline di basilico
  • olio extravergine d’oliva per condire.
Tagliate a fette il pomodoro in una piccola ciotola, quindi aprite la scatoletta e facendo leva con il coperchio sul tonno, lasciatelo scolare fino a quando non sarà uscito l’olio o il liquido all’interno. Al pomodoro aggiungete il tonno scolato e sminuzzato, la mozzarella tagliata a dadini e le tre olive nere. Se volete, potete anche aggiungere la cipolla rossa a spicchi e le due foglie di basilico. Mescolate tutto, salate e condite con l’olio d’oliva. Nella sua semplicità, questo suggerimento utilizza alcuni ingredienti fondamentali della cucina mediterranea e per questo può essere considerato un piatto da re!
Pubblicato il Lascia un commento

Gelato casalingo al torrone Geraci

Ricetta torrone casalingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraciDiciamo subito che per fare questo gelato occorre il nostro torrone tradizionale o Bloc, perché gli ingredienti che abbiamo utilizzato sono stati abbinati in funzione del torrone. L’utilizzo di un altro prodotto darà inevitabilmente un risultato diverso. Aggiungiamo che abbiamo scelto di usare il latte parzialmente scremato al posto del latte intero e della panna per rendere il gelato più leggero e digeribile. Proprio per questo il gelato è casalingo e anche l’utilizzo del solo albume d’uovo lo rende congeniale a chi non vuole rinunziare al dessert senza appesantirsi troppo. Per fare il gelato casalingo al torrone Geraci occorre avere una gelatiera (noi ci troviamo bene con la Simac) dove far gelare il composto realizzato con:
  • grammi 250 di torrone tradizionale o Bloc Geraci macinato
  • una spolverata di granella di torrone tradizionale o Bloc Geraci per guarnire (facoltativa)
  • grammi 300 di zucchero
  • un albume d’uovo montato a neve
  • un litro di latte parzialmente scremato.
Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci  Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraciMacinate il torrone Geraci in casa con il frullatore o acquistatelo direttamente macinato. Prendete il torrone Geraci macinato, mettetelo in una casseruola, aggiungete lo zucchero e mescolate il tutto. Montate a neve l’albume d’uovo e aggiungetelo allo zucchero e al torrone Geraci sempre mescolando, in modo da distribuirlo uniformemente. Versate infine il latte parzialmente scremato sul composto e mescolate un’altra volta. Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraciPrendete la casseruola e mettetela sul fuoco basso per una decina di minuti, continuando a mescolare. Spegnete il fuoco, fate raffreddare a temperatura ambiente e mettete in frigo per almeno un paio d’ore. Trascorso il tempo necessario, mettete il composto nella gelatiera. Se un giro non dovesse essere sufficiente a far gelare tutto, fate girare il composto una seconda volta. Quando il gelato sarà pronto, conservatelo nel freezer e ricordate di guarnirlo con una spolverata di granella di torrone Geraci prima di servirlo.   Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci  Ricetta torrone casaingo al torrone geraci, il blog di marcella, torronificio m. geraci
Pubblicato il Lascia un commento

Gelaterie “FataMorgana”, Roma

Gelateria FataMorgana, Roma, Torronificio M. Geraci, Caltanissetta, il Blog di MarcellaGelateria FataMorgana, Roma, Torronificio M. Geraci, Caltanissetta, il Blog di MarcellaPasseggiare per Roma può essere una buona occasione per gustare le specialità della gelateria artigianale Fatamorgana, nata dall’eclettica esperienza di Maria Agnese Spagnuolo, donna dalle origini pugliesi che trascorre infanzia e adolescenza tra ortaggi, verdure e alberi da frutto. Proprio questo contatto con la genuinità della terra permette a Maria Agnese di affermarsi nella capitale attraverso il gelato, alimento per il quale nutre fin da piccola un’autentica passione. E oggi, nella sola Roma la gelateria Fata Morgana ha ben sette punti vendita, uno dei quali a Trastevere. La storia di questa bella esperienza aziendale inizia con l’acquisto di un manuale sul gelato artigianale italiano in uno dei tanti mercatini dell’usato. Gelateria FataMorgana, Roma, Torronificio M. Geraci, Caltanissetta, il Blog di MarcellaL’allora quattordicenne Maria Agnese trasferisce così la sua passione dal palato alle mani. La preparazione del gelato per sé e la famiglia non le impedisce però di studiare per fare l’attrice e di andare in giro per l’Italia con la compagnia teatrale. Nel 2001 Maria Agnese si trasferisce a Roma con il suo compagno, che diventa anche socio negli affari. Una diagnosi di celiachia la spinge a sperimentare nuovi abbinamenti per ottenere gusti compatibili con l’intolleranza al glutine. E quando nel 2002 intraprende seriamente il lavoro di gelataia, anche a causa della crisi del teatro, la sua caratteristica non passa inosservata. Maria Agnese Spagnuolo assembla infatti cinque ingredienti per ogni gusto senza mai usare additivi, addensanti, conservanti, coloranti, paste o preparati di base. La frutta è sempre di stagione e le spezie non sono mai in polvere, tutte ragioni che le hanno procurato una nomination per la qualità da parte del Gambero Rosso, nel 2005. Oggi le oltre trecento ricette di Maria Agnese Spagnuolo comprendono gelati al gusto di baklava, mandorla e arancia, pera al gorgonzola e molto altro, consultabile sul sito gelateriafatamorgana.com. Ma i gelati è meglio mangiarli e ottimi (per noi) sono quelli ai gusti di liquirizia e di basilico, noci e miele.Gelateria FataMorgana, Roma, Torronificio M. Geraci, Caltanissetta, il Blog di Marcella
Pubblicato il Lascia un commento

Il clafoutis

La ricetta del Clafoutis, il blog di Marcella, Torronificio M. Geraci, CaltanissettaLa ricetta del Clafoutis, il blog di Marcella, Torronificio M. Geraci, CaltanissettaIl clafoutis è un dolce di origine francese, cotto in forno. La ricetta tradizionale prevede che sia realizzato con le ciliegie ma esistono varianti che prevedono l’utilizzo di mele, prugne, fragole o altra frutta di stagione. La ricetta proposta dalla nostra rubrica si atterrà alla tradizione, anche perché giugno è il mese delle ciliegie. Apporteremo però qualche piccola modifica sostituendo il brandy o il kirsch con il rhum e lo zucchero semolato con quello integrale di canna. Per fare questa versione meno dolce del clafoutis alle ciliegie occorrono:
  • burro e zucchero integrale di canna per cospargere la teglia;grammi 500 di ciliegie
  • tre uova
  • grammi 100 di zucchero integrale di canna (abbiamo usato quello proveniente da agricoltura biologica
  • dell’Ecuador);
  • grammi 90 di farina
  • un pizzico di sale
  • 200 ml di latte parzialmente scremato
  • un tocco leggero di rhum
  • zucchero a velo per spolverizzare.
Togliete il gambo alle ciliegie, lavatele, asciugatele e privatele del nocciolo. La ricetta del Clafoutis, il blog di Marcella, Torronificio M. Geraci, CaltanissettaPrendete una teglia da forno rotonda dal bordo basso, imburratela bene e cospargetela di zucchero di canna fino ad ottenere un risultato omogeneo. Mettete i rossi d’uovo in una terrina e aggiungete i cento grammi di zucchero, mescolando. A parte, con la frusta elettrica montate gli albumi a neve e aggiungeteli ai rossi, mescolando fino ad ottenere un composto spumoso dal volume doppio rispetto a quello iniziale, magari usando di nuovo la frusta. Aggiungete un pizzico di sale e setacciate la farina, mescolandola al composto. Sempre mescolando, aggiungete il latte e il rhum e fate in modo che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati. A questo punto, disponete le ciliegie sulla teglia da forno imburrata e zuccherata e versate loro sopra la pastella preparata precedentemente. Portate la temperatura del forno a 180° e infornate per almeno 50 minuti. A fine cottura, estraete il clafoutis dal forno e spolverizzatelo con lo zucchero al velo.
Pubblicato il Lascia un commento

Plov, o Riso alla Frutta Secca

Ricetta, plov, riso slla frutta secca, il blog di marcella, torronificio M. Geraci, CaltanissettaRicetta, plov, riso slla frutta secca, il blog di marcella, torronificio M. Geraci, CaltanissettaLa moda delle serate dedicate al cibo etnico continua ad incalzare anche stimolata dai grandi eventi che hanno portato, in questi anni, le cucine del mondo ad incontrarsi, come il Salone del Gusto di Torino o Expo di Milano. Sui piatti etnici si può improvvisare un aperitivo deciso quasi all’ultimo momento o una serata alla quale dare un tocco particolare creando un’atmosfera esotica. La ricetta del Plov (o riso alla frutta secca) che abbiamo sperimentato e che proponiamo in questa rubrica viene dall’Azerbaijan ed è tratta da www.ilgastronomade.it (ricetta alla quale abbiamo apportato qualche piccola modifica “casalinga”). Il Gastronomade è Vittorio Castellani, giornalista freelance che si è formato nel crogiolo interetnico di Londra, Parigi, Berlino e Amsterdam e facendo esperienze umane e professionali in giro per il mondo. Autore di numerose pubblicazioni, Castellani cura eventi e progetti dedicati al cibo ed è noto al pubblico anche per la rubrica “Il piatto etnico” sul Venerdì del quotidiano La Repubblica. L’Azerbaijan si trova nella regione del Caucaso e la sua cucina unisce le tradizioni turche a quelle dell’Asia centrale. Ricetta, plov, riso slla frutta secca, il blog di marcella, torronificio M. Geraci, CaltanissettaIl Plov che vi proponiamo è un piatto rappresentativo della cucina azera che si prepara con i seguenti ingredienti:
  • grammi 50 di uvetta sultanina
  • 5 prugne secche (private del nocciolo)
  • grammi 40 di albicocche secche
  • grammi 50 di mandorle pelate
  • grammi 80 di burro
  • un cucchiaio di miele
  • grammi 200 di riso long grain (abbiamo usato il basmati perché più reperibile)
  • dl 4 di acqua
  • sale a piacere.
Mettete per almeno mezz’ora la frutta secca (tranne le mandorle) a bagno in acqua tiepida, possibilmente dopo aver tagliato le prugne e le albicocche in piccole strisce sottili. Dopo aver fatto trascorrere il tempo necessario, scolate e asciugate la frutta, mettendola a rosolare nel burro in un tegame (preferibilmente di coccio) fino a quando le mandorle non avranno preso colore. Sciacquate il riso sotto l’acqua corrente fino a quando avrà perso l’amido in eccesso e aggiungetelo alla frutta secca, insieme al cucchiaio di miele. Bagnate il tutto con 4 dl d’acqua e portate a ebollizione. A questo punto salate il riso, abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere fino a quando l’acqua sarà stata assorbita completamente dal riso. A cottura ultimata portate il forno a 180° e lasciate cuocere senza coperchio per una decina di minuti. Il riso va servito ben caldo ma abbiamo personalmente sperimentato che è ottimo anche freddo. Ricetta, plov, riso slla frutta secca, il blog di marcella, torronificio M. Geraci, Caltanissetta
Pubblicato il

Ciambellone salato al gorgonzola con aggiunta di noci

Ciambellone salato al gorgonzola con aggiunta di noci, torronificio M. Geraci, CaltanissettaCiambellone salato al gorgonzola con aggiunta di noci, torronificio M. Geraci, CaltanissettaLa ciambella salata è l’ideale per fare una gustosa merenda ma anche per accompagnare un aperitivo o servire un antipasto sostanzioso. Per eseguire questa ricetta occorre utilizzare un gorgonzola dolce e cremoso, da armonizzare al resto degli ingredienti in modo da ottenere un sapore leggero. Ecco quanto serve per un buon risultato:
  • grammi 450 di farina tipo 00
  • una bustina di polvere lievitante per torte salate
  • una manciata di parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaino di sale
  • grammi 80 di burro
  • 150 ml di yogurt bianco
  • 250 ml di latte intero
  • due uova
  • grammi 150 di gorgonzola
  • grammi 100 di gherigli di noce
  • uno stampo per ciambella
  • burro e farina per ungere
Versate lo yogurt in una terrina e aggiungete il latte intero, mescolando con un cucchiaio di legno da cucina. Aggiungete, una alla volta, le uova e infine il sale, continuando a mescolare in modo da ottenere un amalgama. Per un risultato migliore è consigliabile l’utilizzo di una frusta elettrica. Mettete il burro in un pentolino, fatelo sciogliere a fiamma bassa e aggiungetelo all’amalgama di latte, uova e yogurt sempre mescolando, in modo da ottenere un risultato omogeneo. Ancora una volta è consigliabile l’uso della frusta. Aggiungete quindi la farina, setacciandola a poco a poco con un colino per non formare grumi e mescolandola al resto degli ingredienti in modo da distribuirla uniformemente. Sempre setacciando, aggiungete il lievito e lavorate il tutto fino a quando non otterrete un impasto liscio e compatto, anche questa volta con l’ausilio della frusta. Fate a pezzi il gorgonzola e unitelo all’impasto, mescolando con la frusta elettrica fino ad ottenere di nuovo un risultato omogeneo. Spezzate i gherigli di noci in pezzi più piccoli e aggiungeteli al resto degli ingredienti mescolando solo con un cucchiaio di legno, per evitare di polverizzarli. Portate il forno a 180 ° e versate il composto in uno stampo per ciambella imburrato e infarinato. Quando il forno avrà raggiunto la temperatura prestabilita, fate cuocere la ciambella per un’ora. A fine cottura, cospargete la ciambella con il parmigiano reggiano grattugiato e rimettetela nel forno spento per cinque minuti, in modo da far sciogliere il formaggio in superficie. Quando si sarà raffreddata, tirate fuori la ciambella dallo stampo e servite. Lievitata e ben cotta, la ciambella salata è uno spettacolo per la vista prima ancora che una gioia per il palato. Ciambellone salato al gorgonzola con aggiunta di noci, torronificio M. Geraci, Caltanissetta
Pubblicato il Lascia un commento

Torta semplice all’arancia

Ricetta, Torta semplice all'arancia, Torronificio Geraci, CaltanissettaRicetta, Torta semplice all'arancia, Torronificio Geraci, CaltanissettaUno dei frutti della terra che meglio rappresenta la Sicilia nel mondo è l’arancia, con il suo profumo inconfondibile e il colore intenso che la caratterizza. Molto usata in cucina, l’arancia si presta alle preparazioni più varie deliziando gli amanti del dolce ma anche del salato. La torta che vi proponiamo è molto semplice, non contiene lieviti e ha una modesta dose di burro. Per la buona riuscita di questo dolce soffice e leggero è molto importante però montare bene le uova. Gli ingredienti da utilizzare sono i seguenti:
  • quattro uova
  • un’arancia di piccole dimensioni, matura al punto giusto (la buccia deve essere in buone condizioni)
  • grammi 300 di farina tipo 00
  • grammi 300 di zucchero, preferibilmente di canna;
  • grammi 30 di burro
  • una noce di burro e della farina per ungere la teglia, nel caso non abbiate lo stampo in silicone,
  • zucchero al velo (facoltativo).
Rompete le uova in una terrina, aggiungete lo zucchero e montate il tutto con la frusta elettrica fino a quando il composto non diventi spumoso. Setacciate la farina un po’ alla volta sopra il composto di uova e zucchero e mescolate il tutto cercando di evitare che si formino grumi, magari usando di nuovo la frusta. Grattugiate la scorza dell’arancia unendola agli altri ingredienti, in modo che assorbano l’aroma del frutto in maniera uniforme e incorporate all’impasto, filtrandolo con un colino, anche il succo dell’arancia e infine il burro fuso. Mescolate ancora gli ingredienti con la frusta elettrica e versate l’impasto in una tortiera unta o in uno stampo in silicone. Portate la temperatura del forno a 180° e fate cuocere per un’ora. A fine cottura capovolgete la torta su un piatto e spolveratela (se volete) con lo zucchero al velo, ma il dolce risulta buono anche senza! Ricetta, Torta semplice all'arancia, Torronificio Geraci, Caltanissetta
Pubblicato il

Ricetta della Torta di Mele

Ricetta Torta di Mele, il Blog di Marcella, Torronificio M. GeraciRicetta Torta di Mele, il Blog di Marcella, Torronificio M. GeraciNell’eseguire questa ricetta non dovete disporre le fettine di mela a raggiera sull’impasto ma mescolarle ad esso, in modo da renderle più morbide. È possibile usare qualsiasi tipo di mela perché la cosa importante è tagliare la frutta a fettine sottili. Gli ingredienti della torta alle mele sono i seguenti:
  • grammi 700 di mele
  • un limone
  • grammi 200 di zucchero, preferibilmente di canna
  • grammi 200 di farina 00
  • una bustina di lievito in polvere
  • un pizzico di sale
  • una bustina di vanillina
  • due uova
  • 200 ml di latte parzialmente scremato
  • grammi 100 di burro
  • una spruzzata di cannella
  • zucchero al velo
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e dividetele in quattro parti, che taglierete a fettine sottili. La morbidezza delle mele dipenderà dalla cura con la quale avrete eseguito questa operazione. Grattugiate la buccia di un limone e mescolatela allo zucchero di canna. In una ciotola a parte, riponete le fettine di mela e bagnatele uniformemente col succo del limone. Al composto di buccia di limone e zucchero aggiungete le uova e mescolate tutto con una frusta elettrica, aggiungendo infine il burro fuso e il latte. A questo punto aggiungete, setacciandoli, la farina e il lievito e poi la vanillina, il sale e la cannella, ripassando un’altra volta la frusta elettrica per amalgamare bene l’impasto, che dovrà essere omogeneo ma non troppo liquido. Prendete le fettine di mela, sgocciolatele dal succo, privatele dei semi del limone e mescolatele all’impasto in modo da sparpagliarle bene. Mettete il tutto in uno stampo di silicone (se lo avete) così non avrete bisogno di imburrare o infarinare. Altrimenti prendete la vostra tortiera, imburratela, infarinatela e versate dentro il composto. Portate il forno a 180 gradi (è un’operazione che potete fare anche prima di finire l’impasto, in modo da risparmiare tempo) e cuocete la torta per un’ora. Quando la torta sarà pronta, lasciatela raffreddare e spolverizzatela con dello zucchero al velo prima di servirla o consumarla. Ricetta Torta di Mele, il Blog di Marcella, Torronificio M. Geraci
Pubblicato il Lascia un commento

La ricetta per un ottimo Porridge.

La ricetta del Porridge - M. GeraciLa ricetta del Porridge - M. GeraciVolete fare una colazione leggera senza rinunciare ai piaceri del dolce? Questa è la ricetta del porridge, piatto originario dei paesi anglosassoni, che potrete trovare in mille varianti curiosando su internet o tra i libri di cucina. Il porridge si fa con i fiocchi d’avena e siccome pensiamo che è meglio che le cose cuociano nel loro brodo, allora il latte che vi consigliamo di usare è quello di avena. Questi sono gli ingredienti per preparare una porzione di porridge:
  • 200 ml di latte d’avena;
  • 50 grammi di fiocchi d’avena;
  • un cucchiaio di zucchero (preferibilmente di canna);
  • una spruzzata di cannella.
Versate il latte d’avena in una casseruola, aggiungete il cucchiaio di zucchero e mescolate fino ad amalgamare tutto. Fate scaldare il latte a fiamma bassa e quando comincia a sobbollire, versate dentro la casseruola i fiocchi d’avena, mescolando continuamente. La ricetta del Porridge - M. GeraciFate cuocere il composto a fuoco dolce per almeno quattro minuti, in modo che sia denso al punto giusto. Versate infine il porridge in un piatto fondo e aggiungete una spruzzata di cannella e gli ingredienti che volete abbinare. Se volete rendere la colazione più nutriente e sostanziosa, consigliamo di aggiungere una banana tagliata a rondelle e un cucchiaio di gherigli di noci tritati o sminuzzati a mano. Buon appetito!