
Torrone BLOC in omaggio dal 24 al 31 Dicembre

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Inviaci nome, cognome, indirizzo completo, email e numero di telefono, riceverai a casa un campione gratuito dei prodotti del Torronificio M. Geraci.
Pagherai solo le spese di spedizione (5 Euro)!
Il campione comprende:
1 torroncino “Splendor”, 1 torroncino “Pepita”, 1 torroncino “Elena”, 1 torroncino “Jolanda”.
Caltanissetta, il torrone e Moni Ovadia. Una relazione inverosimile se non fosse che a Caltanissetta, città del torrone, quest’anno Moni Ovadia abbia svolto l’incarico di direttore artistico del Teatro Margherita, proiettando la nostra provincia nel più vasto circuito culturale nazionale.
C’è però un aspetto che rimane poco noto e che lega in qualche modo Ovadia anche al torrone e cioè il fatto che il celebre attore d’origine ebraico – sefardita nella sua attività di scrittore si sia occupato anche di dolci.
“Il Glicomane” è un libretto di 47 pagine, edito nel 2013 dalla Piccola Biblioteca di Cucina Letteraria targata Slow Food Editore.
Il libro non sembra avere grosse pretese ma è divertente e racconta di una metamorfosi (non a caso Ovadia cita Gregor Samsa, il protagonista del celeberrimo racconto di Franz Kafka). Il Glicomane prende le mosse dal risveglio di Georges Samla, che scopre un bel mattino di trasudare zucchero.
Il protagonista pensa quindi che sia arrivata la sua ora, così come lo credono sua moglie Chantal e i medici che gravitano attorno alla coppia. In maniera del tutto incredibile Georges Samla non è malato e neanche destinato a morire, ma si è semplicemente trasformato in un dolce.
«Mi sono persuaso che i dolci siano una delle pochissime testimonianze e conferme della realtà di un tempo edenico da cui siamo stati espulsi per essere gettati nel travaglio della vita» dirà Samla nel corso del racconto, dando avvio ai suoi ricordi infantili dominati dalla Khalvà, «una sorta di torrone a base di sesamo».
Significativo anche il suo ricordo palermitano legato alla pasticceria svizzero-siciliana Caflisch, considerata da Ovadia la più grande pasticceria di tutti i tempi e di ogni luogo perchè ha coniugato le due grammatiche assolute dell’arte pasticciera, la arabo-turca e la mitteleuropea.
Chiunque voglia cogliere il legame tra cucina e letteratura e approfondire un piatto o una tradizione può approfittare delle chicche narrative di questa collana di Slow Food.
Non leggerete grandi capolavori ma potrete dilatare gli spazi della vostra cucina e della vostra cultura.
Diciamo subito che per fare questo gelato occorre il nostro torrone tradizionale o Bloc, perché gli ingredienti che abbiamo utilizzato sono stati abbinati in funzione del torrone.
L’utilizzo di un altro prodotto darà inevitabilmente un risultato diverso.
Aggiungiamo che abbiamo scelto di usare il latte parzialmente scremato al posto del latte intero e della panna per rendere il gelato più leggero e digeribile.
Proprio per questo il gelato è casalingo e anche l’utilizzo del solo albume d’uovo lo rende congeniale a chi non vuole rinunziare al dessert senza appesantirsi troppo.
Per fare il gelato casalingo al torrone Geraci occorre avere una gelatiera (noi ci troviamo bene con la Simac) dove far gelare il composto realizzato con:
Macinate il torrone Geraci in casa con il frullatore o acquistatelo direttamente macinato.
Prendete il torrone Geraci macinato, mettetelo in una casseruola, aggiungete lo zucchero e mescolate il tutto.
Montate a neve l’albume d’uovo e aggiungetelo allo zucchero e al torrone Geraci sempre mescolando, in modo da distribuirlo uniformemente.
Versate infine il latte parzialmente scremato sul composto e mescolate un’altra volta.
Prendete la casseruola e mettetela sul fuoco basso per una decina di minuti, continuando a mescolare.
Spegnete il fuoco, fate raffreddare a temperatura ambiente e mettete in frigo per almeno un paio d’ore.
Trascorso il tempo necessario, mettete il composto nella gelatiera.
Se un giro non dovesse essere sufficiente a far gelare tutto, fate girare il composto una seconda volta.
Quando il gelato sarà pronto, conservatelo nel freezer e ricordate di guarnirlo con una spolverata di granella di torrone Geraci prima di servirlo.
Possono contare sulla storicità del loro marchio, sull’eccellenza della produzione artigianale e su un amore per l’arte che li spinge a collaborare con grandi maestri contemporanei.
Questo e molto altro è la distilleria Pagura, dalle origini che si perdono nel 1879, anno in cui Domenico Campagna avviò a Castions di Zoppola il suo primo alambicco.
Piano piano, l’attività rudimentale diventò una rivendita di grappa e infine una distilleria, ereditata dal giovane garzone di bottega Lindo Pagura, dal quale l’azienda prende il nome ancora oggi.
Giunta alla quarta generazione, Pagura è la più antica distilleria del Friuli e vanta una produzione artigianale eccellente, realizzata con vinacce freschissime derivate da uve provenienti dalle Grave friulane, perfettamente conservate e fatte fermentare per pochi giorni in ambiente anaerobico prima di essere distillate.
I prodotti vengono valorizzati grazie a idee come la “grappa d’artista”, creazioni di artisti di fama internazionale in esclusiva per l’azienda.
Per saperne di più o per contattare la distilleria è possibile andare sul sito internet www.distilleriapagura.com.
Volete fare una colazione leggera senza rinunciare ai piaceri del dolce? Questa è la ricetta del porridge, piatto originario dei paesi anglosassoni, che potrete trovare in mille varianti curiosando su internet o tra i libri di cucina.
Il porridge si fa con i fiocchi d’avena e siccome pensiamo che è meglio che le cose cuociano nel loro brodo, allora il latte che vi consigliamo di usare è quello di avena.
Questi sono gli ingredienti per preparare una porzione di porridge:
Versate il latte d’avena in una casseruola, aggiungete il cucchiaio di zucchero e mescolate fino ad amalgamare tutto.
Fate scaldare il latte a fiamma bassa e quando comincia a sobbollire, versate dentro la casseruola i fiocchi d’avena, mescolando continuamente.
Fate cuocere il composto a fuoco dolce per almeno quattro minuti, in modo che sia denso al punto giusto.
Versate infine il porridge in un piatto fondo e aggiungete una spruzzata di cannella e gli ingredienti che volete abbinare.
Se volete rendere la colazione più nutriente e sostanziosa, consigliamo di aggiungere una banana tagliata a rondelle e un cucchiaio di gherigli di noci tritati o sminuzzati a mano.
Buon appetito!
Da oggi e per le prossime settimane, per i nostri utenti,
Approfittane per gustare le nostre Paste di Mandorla,le Paste di Pistacchio e il Tronchetto Savoja del Torronificio M. Geraci.
Inserisci il codice geraci201504 in fase di acquisto sul nostro sito geraci1870.com
Vi aspettiamo oggi stesso!
Il Torronificio M. Geraci rappresenta da sempre un autentico punto di riferimento per tutta la citta’: la maestria dei pasticceri, le ricette tipiche della tradizione della pasticceria siciliana tramandate da generazioni e la scelta attenta dei migliori ingredienti hanno permesso di soddisfare una clientela particolarmente esigente per qualità e freschezza.
Il torronificio M. Geraci, tipica pasticceria siciliana, propone tutti i dolci tradizionali siciliani, la cassata siciliana, i cannoli, la frutta di Martorana (Marzapane), la pasta di mandorle, e inoltre, rollò, cannoli, cassatine, bocconcini (alla ricotta, crema, panna, crema al cioccolato) , paste velate (o pasticciotti) funghetti, profiteroles, bombe al cioccolato, tiramisù alla crema di ricotta.
Le antiche ricette sono rispettate in ogni loro fase, a cominciare da una selezione particolarmente severa di tutte le materie prime, dai pistacchi di Bronte alla frutta fresca di giornata.
Durante le festività, la pasticceria siciliana mette a disposizione anche confezioni speciali, uova pasquali, agli Agnelli pasquali, dai torroni tipici ai cesti natalizi: contattaci via email o per telefono per ricevere maggiori informazioni, per effettuare una prenotazione o un ordine.
Siamo in Via Canonico Pulci n.10 a Caltanissetta.
Tel: +39 0934 581570 – Fax: +39 0934 20957
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