Il territorio e le materie prime

  “Che mare! E dove c’è un mare così?” “Sembra vino” disse Nenè (…)” “Nisima è sul mare?” domandò l’ingegnere. “Eh no!” disse con malinconia il professore. “Sicilia interna, Sicilia arida… Ma, intendiamoci, ha una sua bellezza: non come questa, che toglie il respiro; una bellezza che ti prende lentamente, o più quando se ne è lontani, nel ricordo… Qui ci vuol poco a dire che è bello, anche un cretino se ne abbaglia subito; ma a Nisima ci vuole tempo, ci vuole intelligenza… E’ un’altra cosa, insomma”

(Leonardo Sciascia, “Il mare colore del vino”)

  Quello di Caltanissetta è un territorio arido nel quale da un lato l’annosa siccità, dall’altro la secolare gestione latifondista (soltanto molto di recente superata) ha fatto si che la produzione agricola fosse prevalentemente limitata (per quanto concerne gli alberi) a olivi e mandorli, con alcune macchie di pistacchi. Del resto la Sicilia fornisce più del 50% del raccolto nazionale di mandorle, e di questa parte un buon quarto è raccolto proprio nella provincia di Caltanissetta. La mandorla da noi utilizzata, proveniente dalla nostra provincia, è prevalentemente di varietà Tuono per la produzione del torrone, mentre per la produzione dei dolci di mandorla e della pasta reale prediligiamo ancora le cosiddette mandorle “tradizionali” (su tutte la P.G. “Palma Girgenti” che, con la sua percentuale di amaro, arricchisce il sapore delle nostre preparazioni senza la necessità di ricorrere ad aromi o essenze che, per nostra filosofia, sono banditi dai nostri laboratori). Il miele da noi utilizzato è delle varietà millefiori e sulla. In entrambi i casi, pur se le aziende produttrici non sono della provincia di Caltanissetta (ma delle province di Agrigento e Catania) per produrre queste due varietà di miele le arnie vengono portate in territorio di Caltanissetta. Analogo discorso per i pistacchi: nonostante la presenza in Sicilia dell’ormai celebre Bronte il nostro è un territorio che, vista la sua aridità, ha sempre ben accolto i pistacchi per cui anche i pistacchi utilizzati per le nostre preparazioni provengono per lo più dalla nostra provincia.