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Torta di pane

Geraci1870, ricetta della torta di pane

Geraci1870, ricetta della torta di paneFra corsi e ricorsi della tavola, in Italia il pane è un vero protagonista, degno accompagnatore del salato ma anche utile ingrediente del dolce.

Avete in casa del pane raffermo, che non sapete come utilizzare (e siete già sommersi di pangrattato)?

Vi piacciono i dolci della cucina povera di  molte regioni italiane (povera, si fa per dire) e amate riciclare i cibi che avanzano?

Siete drogati di pane e fate una colazione molto nutriente, specialmente nei mesi invernali?

Allora, questa torta realizzata con pane raffermo fa proprio al caso vostro.

Nel nostro blog proponiamo una ricetta facile e veloce con questi ingredienti:

  • 400 grammi di pane raffermo;
  • 500 grammi di latte;
  • 100 grammi di farina tipo 00;
  • 100 grammi di zucchero;
  • 100 grammi di burro;
  • scorza di un limone;
  • 1 uovo;
  • 20 grammi di grappa (o rhum);
  • 100 grammi di uvetta;
  • 50 grammi di pinoli;
  • 30 grammi di pangrattato.

Tagliate il pane in piccoli pezzetti e lasciatelo in ammollo nel latte per almeno dieci minuti (se è molto duro anche una mezz’ora o più).

Se non vi piacciono uvetta e pinoli potete, in alternativa, sostituirli con frutta candita o gocce di cioccolato fondente.

Altrimenti, mettete l’uvetta a bagno in un contenitore con dell’acqua per dieci minuti e grattugiate la scorza di un limone.

Trascorso il tempo necessario ad ammorbidire il pane raffermo, unite al composto di pane e latte l’uovo, lo zucchero, la scorza di limone, il burro fuso, la grappa (o il rhum, a vostro piacimento) e la farina setacciata.

Amalgamate bene tutti gli ingredienti con la frusta elettrica e aggiungete, infine, l’uvetta ben strizzata e i pinoli.

Imburrate una tortiera, spolveratela con il pangrattato e versatevi sopra il composto (che dovrà risultare ben omogeneo), livellandolo con un cucchiaio.

Portate il forno a 180° e infornatevi la torta per sessanta minuti.

Al termine della cottura, fate raffreddare il dolce prima di consumarlo o servirlo, magari accompagnato da una tazza di tè.

La bontà e la genuinità di questo dolce vi ricompenseranno del suo aspetto non proprio bellissimo.


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