Un libro fotografico è l’ideale per raccontare l’eccellenza dolciaria siciliana, soprattutto se vincitore della Sezione Italia del Gourmand World Cookbook Award nel 2012.
Il volume si intitola “Dolce Sicilia” ed è il risultato del lavoro del fotografo Giò Martorana e del giornalista Marco Ghiotto, due cognomi che calzano a pennello con le vicende narrate nelle 176 pagine del libro, edito da Electa.
Denso di illustrazioni e storie, il volume racconta un’eredità agroalimentare che nasce dalla biodiversità del territorio e dalla grande inventiva degli artigiani siciliani.
Ogni prodotto è una storia e un paesaggio, insomma il pezzo di un’isola mai uguale a sé stessa come fosse uno scrigno pieno di tesori nascosti.
Nel libro ci siamo anche noi, tra fichi d’india, mandorle, pistacchi, ceramiche pregiate e informazioni utili sulla Sicilia delle produzioni artigianali d’eccellenza.
“Dolce Sicilia” è anche un bel regalo agli intenditori di fotografia, magari accompagnato da qualche prelibatezza nostrana per dare forma e gusto alla nostra bellissima isola.
Quando la modernità si nutre del rapporto con il passato, si può ricavare una camera da letto super accessoriata anche da un tugurio.
Per farlo occorre però tanto coraggio, forza di volontà e denaro da investire. Beatrice Giammusso ha 68 anni e tenacia da vendere.
Quando nel 2007 ha avviato il suo bed & breakfast alla Provvidenza, uno dei quartieri più antichi e affascinanti di Caltanissetta ormai da anni abbandonato al degrado, le stanze a disposizione erano tre.
Oggi la signora Beatrice ha ristrutturato e arredato ben 20 tra stanze e appartamenti, trasformando il suo B&B in albergo diffuso.
Nel cuore di Caltanissetta, a due passi dalla piazza principale, “Antichi ricordi”, così si chiama la struttura messa in piedi dalla Giammusso, offre alla sua clientela la possibilità di un bagno turco, un idromassaggio o una doccia emozionale a base di essenze e colori.
Le stanze (alcune delle quali ideate per accogliere persone con disabilità) portano i nomi delle miniere che hanno caratterizzato la storia della provincia nissena fino al Novecento inoltrato e sono abbellite da opere di artisti locali, nell’ottica della valorizzazione del territorio.
Riproporre ciò che è antico proiettandolo nella modernità somiglia molto alla nostra filosofia aziendale dell’innovare la tradizione ed è per noi un buon esempio da offrirvi.
Per saperne di più http://www.antichiricordi.com/.
Il cioccolato del Torronificio M. Geraci, un aroma classico e senza tempo.
Una variante che nel corso degli anni è riuscita a fare breccia nel cuore degli appassionati del cioccolato.
Gradevole idea per concludere nel migliore dei modi un pranzo o una cena, o semplicemente per godere di un intervallo gustoso nel corso della giornata.
[button link=”https://www.geraci1870.com/negozio/cioccolatini-ripieni/”]Ordina adesso i Cioccolatini Artigianali Ripieni Geraci[/button]
Dall’abbinamento di due tradizioni dell’artigianato siciliano nasce questa confezione: un piatto di ceramica del diametro di 19,5 cm colmo dell’assortimento completo dei nostri torroni.
Un regalo dolce, ed un regalo che rimane nel tempo, e porta nelle Vostre case un tocco di colore siciliano.
Il torrone siciliano di Caltanissetta diventa prodotto agroalimentare tradizionale, Certificazione nella Gazzetta Ufficiale, numero 142 del 20 giugno 2012
Fondamentale l’azione del Torronificio Geraci
Successo per la gastronomia siciliana: il torrone siciliano di Caltanissetta diventa prodotto agroalimentare tradizionale.
La certificazione è arrivata nella Gazzetta Ufficiale, numero 142 del 20 giugno 2012.
Nel giornale, la tipologia “Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria” presenta il torrone siciliano di Caltanissetta (detto anche turruni) al numero 184.
Tale revisione presenta anche una relazione completa, con materie prime e sistemi di produzione.
A presentarla, una coalizione composta dal Torronificio Geraci, dall’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari del Dipartimento Regionale degli Interventi Strutturali per l’Agricoltura.
L’istanza è stata accolta dal Ministero delle Politiche Agricole e forestali, che ha così certificato la natura particolare del dolce siciliano.
Tra i più soddisfatti, il Torronificio Geraci, in attività dal 1870 e tra le eccellenze alimentari locali, tanto da ricevere il premio di Unioncamere per “Italia 150. Le radici del futuro”.
Spiega la rappresentante legale, Giuliana Geraci: “Siamo molto orgogliosi di avere arricchito l’elenco nazionale con il dolce tradizionale di Caltanissetta.
Ringraziamo i dirigenti dell’Assessorato Regionale che hanno curato la pratica ed auspichiamo che la presenza del torrone siciliano di Caltanissetta nell’elenco elargisca il giusto riconoscimento al contributo che Caltanissetta ha apportato nella storia della pasticceria e del lavoro del nostro Paese”.
[Fonte: Newsfood.com]
Il Torronificio M. Geraci sara’ presente ad Expo2015 con la certezza di essere protagonista, per dare una spinta decisiva all’economia del buono, del rispetto per l’ambiente, per le tradizioni gastronomiche e per la valorizzazione del nostro territorio.
Noi del Torronificio M. Geraci siamo in attesa di questa nuova sfida che coinvolge i meravigliosi prodotti della nostra regione
Il Cluster Bio-Mediterraneo, all’interno del quale i nostri prodotti verranno esposti dal 10 al 16 agosto, raccontera’ in modo facile e immediato lo spirito della cucina mediterranea, il valore e il significato dell’incontro, della compresenza e dell’integrazione, la narrazione coincide con la storia di Paesi e popoli ed evoca un’atmosfera fatta di colori, sapori e odori miscelati in un’esperienza culturale unica.
Abbiamo molte frecce al nostro arco, la nostra terra, la nostra cultura, e i nostri prodotti innanzitutto, le materie prime di primissima scelta, le mandorle ed i pistacchi della nostra regione.
Si stima che visitatori provenienti da 144 Paesi conosceranno prodotti, luoghi e culture dell”Italia.
Per questo vogliamo farci trovare pronti per offrire torroni e dolci tipici siciliani di altissima qualità per fare della nostra provincia un sinonimo di bellezza, gusto e autenticità anche ad EXPO2015.
Il Torronificio M. Geraci rappresenta da sempre un autentico punto di riferimento per tutta la citta’: la maestria dei pasticceri, le ricette tipiche della tradizione della pasticceria siciliana tramandate da generazioni e la scelta attenta dei migliori ingredienti hanno permesso di soddisfare una clientela particolarmente esigente per qualità e freschezza.
Dolci tipici della pasticceria siciliana
Il torronificio M. Geraci, tipica pasticceria siciliana, propone tutti i dolci tradizionali siciliani, la cassata siciliana, i cannoli, la frutta di Martorana (Marzapane), la pasta di mandorle, e inoltre, rollò, cannoli, cassatine, bocconcini (alla ricotta, crema, panna, crema al cioccolato) , paste velate (o pasticciotti) funghetti, profiteroles, bombe al cioccolato, tiramisù alla crema di ricotta.
Le antiche ricette sono rispettate in ogni loro fase, a cominciare da una selezione particolarmente severa di tutte le materie prime, dai pistacchi di Bronte alla frutta fresca di giornata.
Non solo dolci
Durante le festività, la pasticceria siciliana mette a disposizione anche confezioni speciali, uova pasquali, agli Agnelli pasquali, dai torroni tipici ai cesti natalizi: contattaci via email o per telefono per ricevere maggiori informazioni, per effettuare una prenotazione o un ordine.
Venite a trovarci presso la nostra pasticceria
Vai alla google map
Siamo in Via Canonico Pulci n.10 a Caltanissetta.
Tel: +39 0934 581570 – Fax: +39 0934 20957
Skype®: torronificio.geraci – Email: info@geraci1870.com
La storia del Torronificio Geraci può essere considerata emblematica della più vasta storia delle aziende a gestione familiare.
Nel 1870 Michele Geraci, apprendista in una rinomata pasticceria di Caltanissetta, decide di mettersi in proprio e di realizzare la sua attività.
E’ la storia del garzonato, dal quale spesso si sviluppano nuove attività produttive e attraverso il quale si mantengono le tradizioni dolciarie più caratteristiche di un territorio.
Nasce così il Torronificio Geraci.
La seconda guerra mondiale ridimensiona, anche se non eccessivamente, l’attività aziendale.
Il Caffè Geraci diventa infatti luogo di ritrovo per gli antifascisti siciliani; ciò nonostante, il “potere” non può fare a meno, per le occasioni di festa e per i regali importanti, delle leccornie che il Torronificio produce.
In quegli anni il fratello di Alfonso, Calogero Geraci, per tutti Lillì, si trova al confino ad Ustica, condannato dal regime fascista a rimanervi per un paio d’anni.
Tornato dal confino, Calogero Geraci è a Villalba durante il comizio di Li Causi, in occasione di quelli che sono noti come “i fatti di Villalba”.
Un diverbio acceso degenera in sparatoria tra gli uomini che accompagnano Li Causi e gli uomini al soldo di Don Calò Vizzini.
L’uomo che reagisce ad una provocazione di Don Calò è Calogero Geraci, che paga molto cara la sua fierezza.
Poco tempo dopo viene infatti sequestrato e, tenuto prigioniero per sei mesi, morirà poco dopo il rilascio.
Il pagamento del riscatto, una cifra corrispondente al milione di euro odierno, frena lo sviluppo dell’azienda di famiglia, altrimenti lanciata verso una crescita irrefrenabile.
L’ulteriore arresto della crescita aziendale è la morte di Alfonso.
Saranno i figli di Alfonso, in particolare Michele e Mariolina, a far riprendere la crescita aziendale, negli anni 80 del XX secolo.
Oggi la “Torronificio M. Geraci snc” è rinata con la quarta generazione e gestisce un’azienda posizionata sul mercato di nicchia nel migliore dei modi.
La priorità è tuttora l’altissima qualità della produzione, che si avvale di materie prime del territorio e metodi di lavorazione artigianali non dissimili da quelli delle origini dell’attività.
Il Torronificio Geraci prende parte al Salone del Gusto di Torino fin dalla prima edizione ed è stata l’unica azienda siciliana ad essere premiata da Unioncamere, nel giugno del 2011, in occasione di “Italia 150. Le radici del futuro”, 133° Assemblea degli Amministratori
delle Camere di commercio d’Italia.
In passato, l’azienda ha anche ottenuto una menzione di onore nell’ambito del Premio Unioncamere 2007 – Sezione Aziende longeve e di successo e un riconoscimento della CCIAA di Caltanissetta nel luglio 2009.
Nel corso della sua lunga attività, il Torronificio ha ottenuto altri importanti premi. Fra tutti, si ricordano i seguenti:
Esposizione Internazionale di Roma (1895); Gran Medaglia d’Oro – Bordeaux (1897);
Gran Medaglia d’Oro e Croce insigne; Esposizione di Genova (1903); Medaglia d’Argento – EsposizioneAgricola di Palermo (1902).
Negli anni recenti l’azienda ha preso parte a diverse trasmissioni televisive anche di livello nazionale ed ha suscitato l’interesse di testate giornalistiche importanti o libri.
Di recente si segnala la presenza del Torronificio Geraci nell’ultimo libro dello scrittore e giornalista inglese Matthew Fort, Sweet Honey, Bitter Lemons, Ebury Press, 2008, che racconta il suo viaggio in Vespa attraverso la Sicilia.
Tra i libri e le testate che, in passato, hanno segnalato l’azienda si riportano le seguenti:
Sicilia Uno (giugno / luglio 1994)
Sicilia Sconosciuta di Matteo Collura, ed. Rizzoli Milano – 1984
Ciao Sicilia (maggio 1992)
GT Granturismo (estate 1995)
Panorama (15 maggio 1997)
La Repubblica (12 dicembre 1999)
Il Gambero Rosso (aprile 2009)
Bell’Italia (novembre 2010)
Il Gambero Rosso (dicembre 2010)
Panorama (Luglio 2011).
Per gli anni passati si evidenziano anche il servizio su Il torrone e le regioni d’eccellenza, pubblicato alla pag. 126 della rivista mensile “Viaggi e Sapori”, num. 12, dicembre 2004, e il servizio su Gli ingredienti del Natale apparso sulla rivista mensile “Ville & Casali”, num. 12, 2004, anno XV, pp. 118 – 122.
A queste iniziative si affiancano poi quelle organizzate e sostenute finanziariamente dall’azienda, come le pubblicazioni all’interno di guide gastronomiche, atlanti e volumi di prestigio.
Tra esse, l’inserzione pubblicitaria nella Guida ai ristoranti d’Italia de “Il Sole 24 Ore”, che il Torronificio M. Geraci ha rinnovato negli anni 2007, 2008 e 2009; la menzione ne “Il buon Paese” edito da Slow Food, l’inserzione pubblicitaria ne Il Golosario di Paolo Massobrio, “Guida alle cose buone d’Italia” alla pag. 472, ed analoghe inserzioni nelle edizioni 2007 e 2008 dell’Atlante stradale Città d’Italia, a c. dell’Istituto geografico De Agostini ed infine alla pag. 110 del vol. n. La Sicilia dell’Enciclopedia contemporanea I Comuni d’Italia, Roma, Pubbliedi, 2007.
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti.
Siete pregati di confermare l'accettazione della nostra policy sui cookie. E' possibile anche rifiutare, in questo modo continuerete a visitare il nostro sito senza invio di alcun tipo di dato, ma questo potrebbe creare qualche problema durante la navigazione o l'utilizzo dei nostri servizi.