Maurizio Spinello ed il Forno Santa Rita
Assaggiare il pane di Maurizio Spinello vuol dire entrare in un mondo in cui la natura e la terra hanno ancora un valore. Prodotto con farine di grani antichi siciliani ottenute con la molitura a pietra, fatto lievitare lentamente e cotto nel forno a legna, il pane di Maurizio Spinello mantiene la sua fragranza per più di una settimana.
Ma gli ingredienti principali di questo cibo tanto quotidiano quanto prelibato non sono soltanto le farine di Russello e Tumminia, grani antichi del nisseno coltivati soprattutto tra Villalba e Marianopoli, o la pasta madre.
Dietro al pane di Maurizio Spinello c’è una bella storia nata a Borgo Santa Rita, fatta di sogni e di tenacia per realizzarli proprio a Caltanissetta, un territorio dove le possibilità occupazionali scarseggiano e dove spesso lo scoramento la fa da padrone.
Al Borgo Santa Rita, dove recentemente è stato inaugurato il Micro museo del grano e del pane allestito nel palazzo ottocentesco del barone La Lomia, Maurizio Spinello ha trascorso infanzia e giovinezza con la sua famiglia di contadini e allevatori.
Oggi nel borgo vivono poche persone ma il lavoro e la perseveranza di Maurizio e dei suoi collaboratori lo hanno reso meta di flussi turistici alla scoperta dei tesori del centro Sicilia.
Proprio all’interno del borgo Maurizio ha infatti edificato il suo forno, anteponendo l‘amore per i luoghi delle origini alla prospettiva di lasciare la famiglia per andare alla ricerca di un lavoro incerto, magari in una delle tante fabbriche del Nord Italia.
Da sua madre Maurizio aveva imparato a fare il pane e nel 1999, ottenuta regolare licenza, decide di avviare la propria attività fra mille difficoltà e punti interrogativi.
Oggi il Forno Santa Rita sforna uno dei pani più buoni d’Italia, recensito da riviste importanti e gratificato da diversi premi, fra tutti il “Best in Sicily” assegnato dal portale “Cronache di gusto” alle eccellenze siciliane.
Oltre a fare pane e specialità da forno biologiche, Maurizio Spinello organizza eventi per far conoscere a turisti e autoctoni la bellezza del borgo rurale dove lavora e vive con moglie e figli.
Un piccolo agglomerato di case antiche immerso nella campagna nissena, insieme al lavoro l’ingrediente più prezioso di questo pane così buono.
Per saperne di più “Forno Santa Rita” è su Facebook.