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L’azienda

Michele Geraci, fondatore
Michele Geraci, fondatore
Michele Geraci, fondatore.

La storia del Torronificio Geraci può essere considerata emblematica della più vasta storia delle aziende a gestione familiare.
Nel 1870 Michele Geraci, apprendista in una rinomata pasticceria di Caltanissetta, decide di mettersi in proprio e di realizzare la sua attività.
E’ la storia del garzonato, dal quale spesso si sviluppano nuove attività produttive e attraverso il quale si mantengono le tradizioni dolciarie più caratteristiche di un territorio.

Nasce così il Torronificio Geraci.

La seconda guerra mondiale ridimensiona, anche se non eccessivamente, l’attività aziendale.
Il Caffè Geraci diventa infatti luogo di ritrovo per gli antifascisti siciliani; ciò nonostante, il “potere” non può fare a meno, per le occasioni di festa e per i regali importanti, delle leccornie che il Torronificio produce.
In quegli anni il fratello di Alfonso, Calogero Geraci, per tutti Lillì, si trova al confino ad Ustica, condannato dal regime fascista a rimanervi per un paio d’anni.
Tornato dal confino, Calogero Geraci è a Villalba durante il comizio di Li Causi, in occasione di quelli che sono noti come “i fatti di Villalba”.
Un diverbio acceso degenera in sparatoria tra gli uomini che accompagnano Li Causi e gli uomini al soldo di Don Calò Vizzini.
antico caffe 1939L’uomo che reagisce ad una provocazione di Don Calò è Calogero Geraci, che paga molto cara la sua fierezza.
Poco tempo dopo viene infatti sequestrato e, tenuto prigioniero per sei mesi, morirà poco dopo il rilascio.
Il pagamento del riscatto, una cifra corrispondente al milione di euro odierno, frena lo sviluppo dell’azienda di famiglia, altrimenti lanciata verso una crescita irrefrenabile.
L’ulteriore arresto della crescita aziendale è la morte di Alfonso.
Saranno i figli di Alfonso, in particolare Michele e Mariolina, a far riprendere la crescita aziendale, negli anni 80 del XX secolo.

Oggi la “Torronificio M. Geraci snc” è rinata con la quarta generazione e gestisce un’azienda posizionata sul mercato di nicchia nel migliore dei modi.

La priorità è tuttora l’altissima qualità della produzione, che si avvale di materie prime del territorio e metodi di lavorazione artigianali non dissimili da quelli delle origini dell’attività.

 

Il Torronificio Geraci prende parte al Salone del Gusto di Torino fin dalla prima edizione ed è stata l’unica azienda siciliana ad essere premiata da Unioncamere, nel giugno del 2011, in occasione di “Italia 150. Le radici del futuro”, 133° Assemblea degli Amministratori
delle Camere di commercio d’Italia.

In passato, l’azienda ha anche ottenuto una menzione di onore nell’ambito del Premio Unioncamere 2007 – Sezione Aziende longeve e di successo e un riconoscimento della CCIAA di Caltanissetta nel luglio 2009.

la famiglia geraci al barNel corso della sua lunga attività, il Torronificio ha ottenuto altri importanti premi. Fra tutti, si ricordano i seguenti:

  • Esposizione Internazionale di Roma (1895); Gran Medaglia d’Oro – Bordeaux (1897);
  • Gran Medaglia d’Oro e Croce insigne; Esposizione di Genova (1903); Medaglia d’Argento – EsposizioneAgricola di Palermo (1902).

Negli anni recenti l’azienda ha preso parte a diverse trasmissioni televisive anche di livello nazionale ed ha suscitato l’interesse di testate giornalistiche importanti o libri.
Di recente si segnala la presenza del Torronificio Geraci nell’ultimo libro dello scrittore e giornalista inglese Matthew Fort, Sweet Honey, Bitter Lemons, Ebury Press, 2008, che racconta il suo viaggio in Vespa attraverso la Sicilia.
Tra i libri e le testate che, in passato, hanno segnalato l’azienda si riportano le seguenti:

  • Sicilia Uno (giugno / luglio 1994)
  • Sicilia Sconosciuta di Matteo Collura, ed. Rizzoli Milano – 1984
  • Ciao Sicilia (maggio 1992)
  • GT Granturismo (estate 1995)
  • Panorama (15 maggio 1997)
  • La Repubblica (12 dicembre 1999)
  • Il Gambero Rosso (aprile 2009)
  • Bell’Italia (novembre 2010)
  • Il Gambero Rosso (dicembre 2010)
  • Panorama (Luglio 2011).

Per gli anni passati si evidenziano anche il servizio su Il torrone e le regioni d’eccellenza, pubblicato alla pag. 126 della rivista mensile “Viaggi e Sapori”, num. 12, dicembre 2004, e il servizio su Gli ingredienti del Natale apparso sulla rivista mensile “Ville & Casali”, num. 12, 2004, anno XV, pp. 118 – 122.

A queste iniziative si affiancano poi quelle organizzate e sostenute finanziariamente dall’azienda, come le pubblicazioni all’interno di guide gastronomiche, atlanti e volumi di prestigio.
Tra esse, l’inserzione pubblicitaria nella Guida ai ristoranti d’Italia de “Il Sole 24 Ore”, che il Torronificio M. Geraci ha rinnovato negli anni 2007, 2008 e 2009; la menzione ne “Il buon Paese” edito da Slow Food, l’inserzione pubblicitaria ne Il Golosario di Paolo Massobrio, “Guida alle cose buone d’Italia” alla pag. 472, ed analoghe inserzioni nelle edizioni 2007 e 2008 dell’Atlante stradale Città d’Italia, a c. dell’Istituto geografico De Agostini ed infine alla pag. 110 del vol. n. La Sicilia dell’Enciclopedia contemporanea I Comuni d’Italia, Roma, Pubbliedi, 2007.