Birra dello Stretto
Nel lontano 1923 la Birra Messina muoveva i primi passi di una vita ricca di meriti e riconoscimenti.
La sua lunga storia è stata però travagliata dalle ultime vicende di una crisi deflagrata nel 2007, quando Heineken, titolare dello storico marchio messinese, decide di dire addio alla Sicilia continuando a produrre altrove.
Da allora molte cose sono cambiate e i progetti siciliani, non andati felicemente in porto.
Nel 2011, quando gli operai dello stabilimento messinese perdono il lavoro, tutto suggerirebbe la fine tragica della loro vicenda occupazionale.
Invece si tratta del punto di partenza di una bella storia, fatta di volontà, sacrifici e tenacia.
Una storia che nasce dalla dedizione al lavoro e dal rispetto delle competenze acquisite in tanti anni.
Perché 15 degli operai licenziati nel 2011 hanno deciso di scommettere di nuovo sulla birra creando una cooperativa per continuare a produrla.
Così i metodi e i segreti che i mastri birrai si tramandano di generazione in generazione avranno un futuro grazie a questi dipendenti, che hanno avviato il birrificio con i loro TFR e sforzandosi di trovare nuovi canali di finanziamento.
A questi protagonisti della buona occupazione, che prestano la propria opera in un’isola in ginocchio anche per la mancanza di lavoro, la Regione ha concesso in affitto due capannoni dell’area industriale di Messina, offrendo alcune agevolazioni.
Così, da metà settembre, il Birrificio Messina tornerà nei banconi e negli scaffali con tre esempi produttivi di riscatto: Birra dello Stretto, Doc 15 e cruda Doc 15.
E allora, forza! Perché le storie di crisi e di licenziamenti possono avere un lieto fine anche in Sicilia.